Vogliamo raccontarvi con le immagini le fasi della lavorazione della maiolica di Castelli, dall’ispirazione dell’artista fino al prodotto finale. Una sapiente manualità combinata con la creatività e l’esperienza derivante da secoli di tradizione portano alla luce manufatti unici e raffinati.
Nel borgo abruzzese di Castelli da oltre cinque secoli si lavora la ceramica con tecniche tradizionali, trasmesse di padre in figlio da generazioni. Colori, materiali, tecniche e decorazioni che rappresentano l’Italia nei principali musei del mondo.
Per ottenere un oggetto cilindrico si procede con la foggiatura al tornio, realizzando a mano la forma desiderata. L’argilla viene posta su un tornio, oggi azionato con corrente elettrica, una volta era il torniante stesso che con le mani modellava l’argilla, e con la gamba movimentava il tornio.
Il “biscotto” o terracotta viene immerso e intinto all’interno di apposite vasche contenenti gli smalti di maiolica liquida che una volta asciugatisi sul “biscotto” permettono all’artista di iniziare la decorazione manuale. La ceramica di Castelli è del tipo della cosiddetta “maiolica”.
Entra ora in scena tutto il fascino di questa secolare arte, la decorazione a mano con l’utilizzo di pennelli dalle punte fini, intinti in colori in polvere “ossidi metallici” sciolti in acqua. E’ il momento più vivace e affascinante all’interno della bottega, sotto la guida esperta del maestro.
Il lungo percorso della produzione della maiolica sta per terminare, sarà la cottura in forno a restituirci l’opera compiuta, è sempre il forno ad avere “l’ultima parola” sulla qualità! Infatti la lunga cottura è considerata una delle fasi più particolari ed intense dell’intera lavorazione.
Castelli è una delle città della ceramica italiana. In questo borgo da oltre cinque secoli si lavora la ceramica con tecniche tradizionali e trasmette di padre in figlio oramai da generazioni. Colori, materiali, tecniche e decorazioni che rappresentano l’Italia.